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La decisione dell'angelica fanciulla ebbe la completa approvazione dei piissimi suoi genitori, che animati dalle più sante intenzioni, molto volentieri offrirono a Dio la loro figliuola, pur sapendo che questo passo avrebbe segnato la fine del loro Casato. Quanto sono ammirabili questi esempi, se si pensa che vengono da cristiani, che vivevano con gente generalmente corrotta, e di idee completamente opposte! Ma era la luce rinnovatrice del cristianesimo che si avanzava con la sua dottrina di purezza, di rinunzia, di umiltà, di contemplazione delle cose celesti.
La loro casa si era trasformata in un tempio
Era la sublime bellezza della verginità che si affacciava, bramata, ammirata, voluta dalle anime più belle che seguivano gli insegnamenti di Gesù Cristo, affrontando con fortezza sacrifizi, lotte o contrasti, rendendosi degne di meritare la corona del Martirio. E il martirio non era lontano per la famiglia cristiana che viveva in Tropea. Domenica e i genitori desideravano morir per Cristo, per la sua fede, per la sua Chiesa, e passavano le giornate in preghiera. La loro casa s'era trasformata in un tempio, dove, attratto da tanta innocenza e da tanta carità, abitava con essi il Signore
Chiesa di S.Domenica a Tropea
La persecuzione.
paganesimo imperante da Roma non cessò dal suo furore per ben tre secoli contro la divina, Religione di Cristo. Qualche brevissima tregua produceva invece maggiore rabbia negli efferati nemici. Storici autorevoli sogliono classificare in dieci le persecuzioni più generali e famose, cominciando da quella di Nerone. Durante tale persecuzione i Principi degli Apostoli consacrarono l'eterna fatidica Roma col loro sangue glorioso, come nella seconda persecuzione promossa, da Domiziano dal 92 al 98 ebbe il martirio, senza morire, l'Apostolo prediletto, S. Giovanni.
Li caricavano di catene e li spingevano su la strada
Seguì la terza persecuzione sotto Traiano dai 100 al 119; poi la quarta di Adriano dal 120 al 137; la quinta sotto Antonino Pio e Marco Aurelio, dal 150 al 154; la sesta di Settimi Severo o Caracalla dal 200 al 210; la settima o l'ottava di Decio dal 253 al 254; e la nona di Valeriano e Gallieno dal 260 al 262. Più di trenta Pontefici in quei tre secoli al titolo di santità aggiunsero quello del martirio, da S. Lino a San Melchiade morto poco prima del finale grandioso trionfo di Costantino. Trionfo che fu preparato dalla più feroce, generale e diuturna persecuzione che sarebbe la decima, imperando Diocleziano e Massimiano.
continua