San Nicola Saggio - LONGOBARDINFOTO

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SAN NICOLA SAGGIO
Frate dell'ordine di San Francesco di Paola, nacque il 6 gennaio del 1650 a Longobardi e morì all'età di 59 anni a Roma, il 3 febbraio 1709. Primogenito di quattro fratelli e una sorella, dai coniugi Fulvio Saggio, contadino, ed Aurelia Pizzini, filatrice. Il 10 gennaio 1650 venne battezzato nella Chiesa parrocchiale di S. Domenica, coi nomi di Giovanni Battista Clemente che poi, al momento della professione religiosa, mutò in quello di Nicola. All'età di venti anni iniziò l'anno del noviziato nel proto-convento di Paola in qualità di oblato dell'Ordine dei Minimi per  la devozione verso San Francesco. Il 29 settembre 1671 pronunciò i quattri voti dei Minimi: castità, povertà, obbedienza e vita quaresimale. Presto manifestò ai genitori la volontà di voler andare al convento di Paola per farsi religioso, ma gli venne negato. Un giorno, recandosi al convento dei Minimi, chiese ed ottenne un abito dell'Ordine che indossò. In questo modo si presentò al cospetto della madre, la quale, nel vederlo giudicò al limite l'intraprendenza del figlio. Lo redarguì aspramente ingiungendogli di togliersi subito il saio e di non frequentare più il convento. Il giovane, che a malincuore ubbidì, restituì l'abito, ma nell'atto stesso in cui lo depose diventò completamente cieco. La madre, addoloratissima insieme al marito, acconsentì al figlio di seguire  la sua strada. Nicola, così riacquisò immediatamente la vista. Lui visse nel convento di Longobardi (1671), poi in quello di San Marco Argentano (1673-74), poi a Montalto Uffugo (1675), a Cosenza (1676), a Spezzano della Sila (1677), venne chiamato al Santuario di Paola dall'autunno 1677 alla primavera del 1679 da P. Carlo Santoro e divenne suo segretario. In seguito venne inviato a Roma presso la comunità del convento di San Francesco di Paola ai Monti. Tornò a Paola nel 1692. Successivamente venne inviato nuovamente a Longobardi, per poi ritornare a Roma nel 1698, dove si spense in seguito ad un riacutizzarsi della pleurite che più volte negli anni lo aveva colpito. Ai funerali di Fra Nicola ci fu un' affluenza tanto grande di popolo che fu necessario lasciarne esposta la salma per tre giorni. Dal 1718 le sue reliquie sono venerate nella chiesa di San Francesco di Paola ai Monti.                                                                                   
IL MIRACOLO
Fu modello di religiosa disciplina a Maestri e giovani Chierici, a religiosi e a scolari. Tra le virtù forti di questo religioso c'era senza dubbio l'ubbidienza, da lui sempre e a tutti prestata, animato da spirito di viva fede e da profonda umiltà. In particolare l'operaio Giuseppe Laudadio una mattina di tanti anni lavorava alla facciata della chiesa di San Francesco di Paola in Longobardi, mentre scendeva dall'impalcatura per aiutare i colleghi di lavoro perse l'equilibrio e cadde dall'altezza di 12 metri. Cercò di afferrare un listello che però cedette. Mentre era sospeso nel vuoto, invocò il Beato che gli sembrò di vedere. Cadde su un cumulo di pietre taglienti ma si rialzò con l'intenzione di continuare a lavorare e senza riportare alcun danno, nè fisico nè psichico. Il signor Laudadio è ritornato alla casa del Padre.
LA BEATIFICAZIONE
Avvenne il 17 settembre 1786, da parte di Pio VI nella basilica Vaticana. Il santo Padre Paolo VI il 12 ottobre 1973 lo ha dichiarato patrono di Longobardi.
          LA CANONIZZAZIONE
La canonizzazione del Frate Minimo Nicola Saggio da Longobardi è  avvenuta, il 23/11/2014, il Suo nome è stato consegnato alla storia avvolto nell’aureola della santità.In una Piazza San Pietro gremita di folla, Papa Francesco ha celebrato il fraticello calabrese adoperando parole che, indubbiamente, resteranno con maggior forza impresse a tutti coloro che hanno avuto modo di poterle ascoltare dal vivo.
Alcune foto del cerimoniale di Piazza San Pietro si possono ammirare nel showbox facendo click  QUI.
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